La stagione dell’A.S.D. Torres Calcio inizia con la gara che il 10 settembre 2011, allo stadio Nicoletti di Riccione, assegna la Supercoppa italiana 2011, incontro vinto 2-1 sul Tavagnacco, detentore della Coppa Italia, con una doppietta di Patrizia Panico nella prima mezz’ora di gioco, con le friulane che accorciano con Paola Brumana sul finire del primo tempo. L’ultimo incontro fu un Pistoiese-Rimini giocato nell’autunno del 1966. Nel 1972 lo stadio fu demolito per far posto a un giardino pubblico. Nel giugno 1922 lo stadio Monteoliveto vide la luce e il mese successivo l’U.S. 1984 – 2º nel girone A della 1. deild. Già nel 1984 un altro musicista di fede rossonera, Enzo Jannacci, aveva scritto e interpretato per la squadra meneghina l’inno Mi-mi-la-lan. L’inno comunque venne utilizzato dalla società di fatto solo per quella stagione e abbandonato successivamente. L’inno ufficiale della squadra è Alè Perugia. Fin dalla creazione della squadra nel 1927, sono state giocate 70 partite ufficiali.
Nell’annata successiva la maglia fu bianca con inserti grigi, colore utilizzato dagli stilisti dell’alta moda milanese fin dagli anni 1970 e ispirato all’estetica gotica e industriale della città di Milano. Al termine della stagione 1970 decide di ritirarsi dall’attività agonistica. Gli estremi difensori del Milan non hanno globalmente lasciato negli annali divise di riferimento, eccezion fatta per la maglia gialla di Enrico Albertosi nella seconda metà degli anni 1970 e, prima ancora, per Fabio Cudicini, portiere rossonero a cavallo degli anni 1960 e 1970, il quale si guadagnò il soprannome di Ragno Nero per via dell’uniforme indossata all’ombra della Madonnina: una muta completamente nera con bordini rossi che fece epoca. Una delle maglie più particolari del panorama internazionale, maglie squadre calcio grazie agli scacchi rossi su fondo bianco. 2001-2002, quando il grifone ritornò da solo sul petto delle maglie, e contemporaneamente lo stemma societario venne spostato sulla manica sinistra. Nella stagione 2015-2016 la maglia, con colletto a girocollo e stemma sociale monocromatico, aveva una grafica nera che sfumava dalle maniche e dal bordo dei pantaloncini accentuando il giallo vivace. La maglia home è ispirata alla away della squadra maschile della stagione 1989-1990 per via di un inserto a strisce diagonali all’altezza del petto che si interseca con le classiche righe verticali nere e azzurre.
Dal 1991 al 1995 fu prodotta una maglia gialla con colletto e polsini nerazzurri e una particolare fantasia azzurronera all’altezza delle spalle. Tuttavia, nei suoi primi decenni di vita il Milan veniva anche visto come la squadra di riferimento delle classi popolari di Milano, all’epoca un polo prettamente industriale (in contrapposizione ai rivali dell’Inter, il cui tifo era considerato appannaggio dei baùscia della borghesia cittadina). Il nome della mascotte è il risultato di una crasi delle parole «Perugia» e «Grifo», mentre il «’78» è riferito alla storica annata 1978-1979, quella dell’imbattibilità. La divisa di trasferta è sempre stata di colore bianco; con tale divisa il Milan ha vinto 6 finali su 8 di Coppa dei Campioni/Champions League, avendo perso solo contro l’Ajax nel 1994-1995 e contro il Liverpool nel 2004-2005 mentre ha vinto solo 1 finale su 3 con la maglia rossonera. Il marchio dello sponsor Blumarine è di colore bianco su uno sfondo blu così come il co-sponsor. 1998-1999 dove però si limitò a fare da contorno, in quanto il colore preminente sul terzo completo perugino risultò il bianco.
Precursore di ciò può essere inteso quanto accadde a Torino durante gli anni della seconda guerra mondiale. La Spagna debuttò al campionato mondiale di calcio in occasione dell’edizione di Italia 1934: dopo aver eliminato il Brasile agli ottavi di finale, uscì ai quarti di finale per mano dell’Italia, squadra poi laureatasi campione del mondo, dopo aver pareggiato la prima partita e perso la ripetizione dell’incontro. In quel campionato Meola giocò le ultime quattro partite: l’esordio a Torino e poi in casa col Napoli, a San Siro con l’Inter e l’ultima con l’Ascoli all’Olimpico. Dal 1947 al 1959 la casacca ebbe in prevalenza quattro strisce nere e tre azzurre. Nel 1961-1962 e nel 1962-1963, le righe divennero nove – quattro nere e cinque azzurre – ma nella stagione immediatamente successiva tornarono a essere sette, quattro nere e tre azzurre. Sono in corsivo i giocatori che hanno lasciato la società a stagione in corso. Le azioni BasicNet, che in precedenza erano quotate sotto i 4 euro ciascuna, hanno fatto un balzo in avanti e ora sono salite a oltre 7 euro. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell’Antonio Toma Maglie. Con pochi e semplici accorgimenti, le tue maglie da calcio rimarranno con te per un sacco di partite.
Di più su maglie calcio shop sulla nostra home page.