In conclusione, se sei un appassionato di calcio e vuoi goderti le partite in diretta comodamente dal tuo salotto in TV HD streaming, ci sono diverse opzioni a tua disposizione. L’allora sponsor tecnico aveva realizzato una nuova divisa per le gare casalinghe che, dal punto di vista cromatico, si distaccava decisamente dal passato: la tradizionale coppia di colori composta da azzurro e bianco era stata sostituita dall’inedito accostamento azzurro e blu scuro. La trama della maglia 1994-1995 richiamava il logo del nuovo sponsor tecnico, il colletto era bianco con bordo azzurro, l’abbottonatura era identica a quella della jersey 1991-1992, i polsini o le estremità delle mezze maniche erano bianche con bordino azzurro. Le estremità delle mezze maniche erano provviste di una bordura bianca, affiancata, nella parte interna, da un rigo blu scuro. In materia di casacche, è degno di nota quanto accadde il 14 ottobre 1979, in occasione della sfida interna di campionato contro il Milan: i rossoneri si presentarono in Umbria senza la loro seconda divisa bianca, così per ovviare al disguido il Perugia prestò agli avversari la sua terza maglia blu. Tre furono le varianti del maglia home realizzate per il campionato 1990-1991, sebbene l’ormai classico design di base fosse il medesimo delle ultime annate del decennio precedente.
La preseason 1988-1989 vide, in attesa delle nuove maglie, il riutilizzo, per le gare amichevoli, delle casacche della stagione 1986-1987, facilmente distinguibili, poiché al logo del main sponsor delle passate annate era stato sovrapposto il marchio del nuovo sponsor contenuto in una patch di colore azzurro, ma di una tonalità più scura rispetto a quella della casacca. Anche il design della meglia fu riconfermato per la stagione 1989-1990, annata che sancì la conquista del secondo scudetto napoletano. L’altra versione della maglia, invece, era totalmente azzurra e, dunque, priva di inserti bianchi, inoltre, era contraddistinta da uno scollo a «V» e provvista di colletto; anche in questo caso, alla casacca, erano abbinati calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. Nelle stagioni 1978-1979 e 1979-1980, le prime a vendere la comparsa del logo dello sponsor tecnico sulle casacche dei calciatori, le maglie per le gare casalinghe del Napoli erano azzurre, inclusi lo scollo a «V» e le estremità delle maniche, facevano eccezione, però, gli inserti bianchi collocati sulle spalle, che, partendo dal colletto, si restringevano giungendo al bordo delle maniche.
Per le stagioni 1980-1981, 1981-1982, e 1983-1984, venne utilizzato il medesimo modello di divisa: la maglia, totalmente azzurra, prevedeva uno scollo a «V», arricchito da tre righini bianchi discostati dal bordo esterno; la stessa trama era prevista per i polsini. Le maglie delle stagioni 1966-1967, 1967-1968 e 1968-1969, invece, videro, per la prima volta, la comparsa del colletto azzurro, che, così come i polsini o le estremità delle mezze maniche, era ornato da due righini (1966-1967) o da un righino (1967-1969) di colore bianco. A partire dalla stagione 1969-1970, fece la sua ricomparsa lo scollo a «V»: le nuove maglie erano totalmente azzurre, salvo uno spesso rigo bianco che, distaccandosi dai bordi, incorniciava collo e polsini (ovvero estremità delle mezze maniche). A partire dalla stagione 1997-1998, le jerseys partenopee tornarono ad avere sfondo uniforme. Sullo sfondo della maglia 1996-1997, invece, comparve il logo del club, che occupava l’intero torace della jersey, a questo, poi, si sovrapponeva una fascia che riproduceva un motivo – azzurro (tre differenti tonalità) e bianco – ispirato al logo dello sponsor tecnico. Una trama meno complessa, ispirata al logo dello sponsor tecnico, e uno sfondo che alternava bande verticali di due tonalità d’azzurro caratterizzarono la maglia dell’annata 1993-1994. Munita di colletto bianco con un rigo azzurro non aderente al bordo, la casacca aveva un leggero scollo a «V» con lembi laterali, che si apriva lungo una porzione rettangolare di tessuto bianco.
1987-1988. In particolare, la maglia di tale stagione, in virtù dei successi in campionato e in Coppa Italia ottenuti l’anno precedente, era caratterizzata dalla presenza della patch dello Scudetto e di quella della Coppa Italia: la prima era cucita sul lato sinistro, mentre la seconda era cucita a destra, al di sotto del logo dello sponsor tecnico; il logo del club, invece, era collocato sulla manica destra della casacca. Nel 1980 l’Italia ospitò per la seconda volta il campionato d’Europa, giunto alla sua ottava edizione. I non esaltanti risultati della prima fase di quel campionato spinsero sponsor tecnico e dirigenza a ripensare la maglia home, eliminando il blu e tornando al più classico accoppiamento azzurro e bianco. La divisa del girone di ritorno, dunque, prevedeva maglia azzurra – con scollo a «V» dotato di colletto, logo del club e main sponsor in bianco, logo dello sponsor tecnico dei tre colori propri del brand – calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. Parma Foot Ball Club 1913-14 · I calzettoni, infine, erano azzurri e recavano, in bianco, il logo del club. Nonostante fosse cambiata, per la stagione 1984-1985, l’azienda di abbigliamento sportivo fornitrice delle divise da gioco, il design della jersey rimase sostanzialmente invariato rispetto all’annata precedente: maglia a tinta unita, sia lo scollo a «V» sia i polsini in azzurro con tre righini bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni, inclusi i risvolti, azzurri.
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